Restauro della preziosa teca che contiene le reliquie di San Sebastiano di Tortorici
Il Rotary Club Sant’Agata di Militello da decenni è impegnato nella tutela del patrimonio artistico e culturale del territorio nel quale opera.Quest’anno il Club si è occupato del restauro della preziosa teca che contiene le reliquie di San Sebastiano di Tortorici: un capello e un pezzetto di unghia.Il manufatto di grande pregio artistico e religioso consiste in un prezioso scrigno in legno di noce ricoperto da una lamina d’argento, che venne acquistato nel 1717 dalla Cappella di San Sebastiano di Tortorici, al prezzo di 62 once.
Da diverse centinaia di anni “la cascia d’argento”, portata in processione nel comune oricense, devoto al Santo dal 1600, è l’elemento di culto principale di una delle festività religiose più importanti dei Nebrodi, che ha inizio il primo giorno di Gennaio e si protrae fino alla fine del mese, con i rintocchi di chiusura della grande campana di quasi 5 tonnellate.Il Presidente del Club, Massimo Ioppolo, ottenute le dovute autorizzazioni, si è occupato del trasferimento del prezioso reliquiario a Messina, dove è stato affidato alla ditta “Geraci restauri di Ernesto e Carmelo Geraci”.
L'opera era in un pessimo stato di conservazione in quanto la struttura lignea e le superfici preziose erano gravemente degradate, con numerose lamine d’argento, deformate, lesionate, e con zone particolarmente scurite dalla cera di candele, da vernici e da ossidazioni verdi dovute a detergenti aggressivi usati nel tempo.L’intervento di restauro è consistito in una profonda pulitura chimico-meccanica della teca, che è stata sottoposta ad operazioni di micro-saldatura delle lamine d’argento, integrate nelle parti mancanti, ed in attività di cesellatura, esclusivamente "a freddo", necessaria per raddrizzare tutte le superfici deformate.
Il legno, attaccato da insetti xilofagi, è stato trattato con appositi prodotti e le parti ammalorate sono state risanate con legno di frassino.Sono stati anche rifatti e collocati gli originari chiodi in argento, che hanno sostituito quelli in ferro ossidati dal tempo, che servono a fissare le lamine alla struttura sottostante.Il Presidente ha curato personalmente anche il successivo rientro del manufatto restaurato nella Chiesa di Santa Maria Assunta del comune di Tortorici, in tempo per la festa del Patrono del 20 gennaio.Un particolare ringraziamento viene rivolto alla “Commissione di San Sebastiano”, presieduta dal Parroco, Don Simone Campana, che ha collaborato ed ha contribuito alla realizzazione del delicato restauro, che oggi consente alla comunità oricense ed a tutti i fedeli di venerare le reliquie del miracoloso San Sebastiano in una teca che ha ritrovato l’antico splendore.