POLIOPLUS: le origini del programma

Elisa Gumina [Presidente della sottocommissione distrettuale Fondo Polio Plus].

POLIOPLUS: le origini del programma

Il Programma Polio Plus è uno dei più importanti programmi umanitari degli ultimi trent’anni.
Nacque negli anni ’80 da un’intuizione di un rotariano del R.C. Treviglio e della Pianura Bergamasca, l’industriale lombardo di origine istriana, Sergio Mulitsch di Palmenberg, al tempo coinvolto nei programmi 3H (salute, fame e umanità) del Rotary International.


La prima campagna di vaccinazione antipolio venne intrapresa in via sperimentale nelle Filippine e proseguì in seguito in India, con l’invio complessivo di circa 2 milioni di dosi di vaccino.

Nel frattempo la collaborazione per la definizione degli aspetti organizzativi tra i Rotary italiani ed Evaston divenne sempre più intensa. Molto proficua fu la collaborazione con Albert Sabin, rotariano del Club di Cincinnati, medico e virologo noto per aver sviluppato uno dei più diffusi vaccini contro la poliomielite.

L’operazione antipolio per il Marocco segnò il punto di svolta.

Nel febbraio 1982 il Consiglio Generale del Rotary International, congiuntamente agli amministratori della Rotary Foundation, denominò POLIOPLUS il programma internazionale di vaccinazione antipolio, che venne inserito nell’allora più ampio programma umanitario 3H.

L’Italia, quindi, fu la prima nazione a proporre l’eradicazione della poliomielite dal mondo.

Nel 1985 il Rotary International lanciò la sfida internazionale di debellare definitivamente la malattia dal mondo.

Tre anni dopo, nel 1988, l’Organizzazione Mondiale della sanità, in rappresentanza di 173 Paesi, decretò l’avvio ufficiale della campagna per l’eradicazione della poliomielite dal mondo, che prese il nome di PolioPlus Eradication Initiative.
Da allora la storia è nota per i successi ed i traguardi raggiunti.
Con gli oltre 2 miliardi di dollari di contributi dei rotariani sono stati vaccinati 2 miliardi e mezzo di bambini in 122 Paesi e sono state salvate 1 milione e mezzo di vite umane.

I 20 milioni di volontari rotariani mobilitati hanno consentito la riduzione del 99,9% di casi di poliomielite nel mondo.

Grazie alla partnership del Rotary con l’O.M.S, l’UNICEF, la Fondazione Bill & Melinda Gates, i CDC Statunitensi e GAVI le vaccinazioni antipolio proseguiranno ad immunizzare porta a porta circa 400 milioni di bambini ogni anno. Proseguirà anche la sorveglianza sanitaria per la rilevazione del poliovirus nell’ambiente e nelle persone, evitando, in caso di sospensione, la paralisi di quasi 200 mila bambini ogni anno.

Da due anni, la macchina organizzativa del programma POLIOPLUS è utilizzata per la lotta al COVID 19, in collaborazione con le varie autorità sanitarie.
Ecco perché celebriamo la giornata mondiale della polio con orgoglio e con la consapevolezza che ogni piccolo contributo può incidere in maniera significativa per l'eradicazione definitiva della poliomielite nel mondo.