Lettera del Governatore Dicembre 2021

Lettera del Governatore Dicembre 2021

Gaetano De Bernardis / Governatore 2021 - 2022 /
Palermo, 1 Dicembre 2021

Care socie e cari soci,

il mese di dicembre, com’è noto, è tradizionalmente dedicato alla prevenzione e alla cura delle malattie.

Anche quest’anno tale dedica risulta particolarmente importante in considerazione del fatto che siamo ancora all’interno di una pandemia che, pur contenuta dalla poderosa campagna vaccinale attuata in molte parti del nostro pianeta e soprattutto nel nostro Paese, ancora non si può considerare del tutto sconfitta. Una pandemia che ha messo a repentaglio non solo la nostra azione rotariana, ma anche la nostra stessa esistenza come sodalizio e perfino a volte le nostre stesse vite. Una pandemia che ha reso evidente anche una certa difficoltà della scienza, e della medicina in particolare, nel saper gestire l’emergenza determinata dal dilagare della patologia virale. E al riguardo mi sono subito venuti in mente gli splendidi versi del poeta Lucrezio, che nel VI libro del De rerum natura, nel descrivere la peste di Atene, che determinò la fine politica della Città e che portò alla morte tantissimi cittadini ammassati all’interno delle mura per paura dell’assedio spartano durante la guerra del Peloponneso, scrive: mussabat tacito medicina timore ,”la medicina titubava con silenzioso timore”

Il Rotary nel suo complesso e il nostro Distretto in particolare, in questi due anni difficili hanno fatto la loro parte, intervenendo in sia nella campagna di vaccinazione sia prestando un aiuto significativo al rafforzamento delle strutture sanitarie, sia contribuendo al mantenimento di un certo standard accettabile in ambito educativo con la distribuzione di numerosi tablet per rendere possibile la Dad, sia infine alleviando le gravi implicazioni socio-economiche, determinate dal Covid 19, con un massiccio intervento in aiuto delle fasce di popolazione che maggiormente hanno risentito della perdita del lavoro.

Ma la questione Covid 19 non esaurisce di certo le problematiche legate a patologie tradizionali, di cui spesso soffrono i nostri concittadini. In tal senso il Distretto quest’anno ha messo in cantiere tutta una serie di iniziative volte soprattutto alla “prevenzione”, come suggerito, oltre che dal buon senso, anche dagli specifici e preziosi suggerimenti rivoltici da Nino Cartabellotta, presidente della fondazione GIMBE, in occasione della nostra Assemblea di formazione.

Lavorando alacremente in questa direzione, il nostro Distretto, per agevolare la progettualità dei club, da sempre impegnati, per altro, nel settore sanitario, ha posto in essere una macro-area progettuale riguardante diversi settori. Così sono state istituite, col coordinamento di Pino Disclafani, commissioni distrettuali concernenti la prevenzione della neoplasia del seno, il controllo delle patologie cardiologiche, la prevenzione delle malattie polmonari, odontoiatriche, delle malattie sessualmente trasmesse, l’individuazione della celiachia e  all’osteoporosi. Inoltre è stata istituita una commissione per la terapia del dolore e, infine, si è voluto dare un input anche alla valorizzazione della dieta mediterranea, puntando sull’acquisizione di un corretto stile di vita che tanta importanza assume nella prevenzione delle più diffuse patologie. Queste commissioni già da tempo hanno iniziato a dare indicazioni e a fornire risorse umane a tutti i club che ne chiedono il sostegno e questo aiuto credo che possa risultare utile per diffondere nei nostri territori una migliore conoscenza delle più diffuse problematiche patologiche e quindi per promuovere una più approfondita e consapevole educazione sanitaria.

Ma vorrei in questa sede ricordare anche l’apertura di alcuni ambulatori medici, gestiti direttamente da rotariani, che rendono un servizio molto utile in favore delle fasce più deboli e più povere della nostra popolazione.

Insomma, ci pare che anche nel campo della salute, così come in quello ambientale e in quello sull’alfabetizzazione, il nostro “Rotary del fare” stia facendo la sua parte, in linea con quanto da sempre raccomandato dai nostri grandi maestri che si sono succeduti a Paul Harris. Fra questi mi piace ricordare Joseph A. Abey, Presidente internazionale del 1960-61, soprattutto quando sostiene ed esalta “l’azione” rotariana: “Siamo giudicati da ciò che facciamo e non da ciò che diciamo. Posso dire con orgoglio che in tutto il mondo i Rotary club sono stati e rimangono in azione. Attraverso l'azione i loro ideali diventano reali ed assumono significato” (Congresso RI 1961).

E a ben guardare è proprio questo il Rotary che ci piace: non quello delle affermazioni teoriche, che magari poi restano lettera morta, quando non divengono materia solo per vuote dissertazioni retoriche, prive di qualsiasi sbocco a livello di service.

La mia grande soddisfazione, che mi piace condividere con tutti, consiste nel fatto che quest’anno i club nel loro complesso hanno ben compreso questo input e si sono fin da subito impegnati in una poderosa azione di service che sta dando frutti copiosi ed impensabili sia nel settore dell’educazione alla salute sia in quello dell’’alfabetizzazione sia anche nel nuovo settore che riguarda l’ambiente con la piantumazione di oltre 4000 alberi su tutto il territorio distrettuali e con la salvaguardia delle api, dal momento che abbiamo monitorato e probabilmente salvato con il progetto “S.O.S. API” ben due miliardi e mezzo di api!

E allora “avanti tutta “con i nostri progetti concreti e fattivi perché questa è la strada giusta per rendere sempre più incisiva l’azione del nostro amato Rotary!

Gaetano