Il Rotary restaura un affresco bizantino ad Alcara Li Fusi
Finanziato dal Rotary il restauro dell'affresco di S. Maria del Rogato. Interventi già iniziati sotto la direzione della Sovrintendenza
Sono iniziati da qualche giorno i lavori di restauro dell'affresco bizantino della "Dormitio Virginis" ubicato nel cenobio di S. Maria del Rogato di Alcara Li Fusi. L'intervento dell'impor tante opera artistica, risalente I al XIII-XIV secolo, è stato finanziato dal Rotary Club di S. Agata di Militello sotto l'alta sorveglianza e le direttive della Soprintendenza ai beni Culturali di Messina nella persona della dott. Musolino dirigente dell'U.O. beni storico-artistici. L'affresco, fortemente degradato a cause delle secolari muffe e infiltrazioni d'acqua che hanno compromesso l'intona- co e le strutture murarie, rap- presenta una delle poche testimonianze pittoriche ancora leggibili della presenza dei monaci Basiliani in Sicilia.
Di pari valore è l'antico cenobio basiliano, o meglio ciò che resta di esso, a causa di rifacimenti e integrazioni susseguitesi nel corso dei secoli ma tenuto in buono stato grazie alla continua e volontaria manutenzione da parte del comitato dei festeggiamenti di S. Nicola. Qui dal 26 agosto 1167 fino al 10 maggio 1503 si venerarono le spoglie di S. Nicolò Politi, protetto re di Alcara e di Adrano, prima di essere trasportato nell'attuale cappella a lui dedicata posta nella Chiesa Madre di Al cara. Una folta delegazione di soci del Rotary Club di S. Agata guidati dal neo presidente dott. Angelo Romano, promotore dell'iniziativa del recupero artistico, alla presenza del Past Governor, prof Maurizio Triscari e dal Parroco di Alcara don Guido Passalacqua, ha po tuto visitare eccezionalmente il luogo del restauro guidati dal dott. Davide Rigaglia che sta sapientemente eseguendo i la vori. Nella visita al cantiere i convenuti hanno potuto com prendere la complessità dell'o pera, approfondendo il valore del restauro conservativo e della musealizzazione del patrimonio culturale antico. «E un'opera straordinaria che non tarderà a riservarci sorprese», ha spiegato il restauratore. [Massimo De Maria]